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note legali
Note legali e dichiarazione ai sensi dell’art. 104 del Codice del Consumo
1. CASALI ha fatto della sicurezza la sua prima regola e immette sul mercato esclusivamente prodotti sicuri, ai sensi dell’art. 104 del Codice del Consumo.
2. Tutti i prodotti CASALI rispettano i criteri e gli standard qualitativi e di sicurezza applicabili nel settore. In particolare per le aree di prodotto porte, soluzioni e partizioni-strutture i vetri sono sempre temperati.
Tutti i vetri utilizzati nella realizzazione dei prodotti CASALI vengono creati con metodologia «nickel-free»; ciò garantisce l’assenza di particelle di solfuro di nickel all’interno del vetro, causa principale di eventuali rotture spontanee delle lastre di vetro realizzate con altri sistemi.
La tempera a cui i vetri CASALI sono sottoposti è un processo termico che, oltre ad indurire la struttura stessa del vetro e renderlo più resistente, provoca uno shock termico che, in caso di presenza di difetti nella struttura molecolare del vetro, lo farebbe esplodere in frantumi nel forno stesso o comunque entro le 24 ore dal raffreddamento.
A maggior garanzia della qualità e della sicurezza dei prodotti ed accessori CASALI, il Produttore ha provveduto a sottoporre a certificazione i prodotti. Tale certificazione si basa sul rispetto delle norme e delle regole UNI, particolarmente rigorose, che impongono al Produttore standard qualitativi elevati.
I prodotti sono stati sottoposti a controlli iniziali e periodici presso un laboratorio indipendente che ha effettuato le analisi, certificando le prestazioni dei prodotti stessi.
Il rispetto delle norme e delle regole UNI indica che i livelli prestazionali sono superiori ai requisiti minimi stabiliti per legge, offrendo quindi garanzie sulla sicurezza dei prodotti CASALI.
3. I vetri di CASALI rispettano i criteri indicati dalle seguenti norme tecniche:
· TEST DI FRAMMENTAZIONE e IMPATTO DI VETRO SILICATO SODO-CALCICO DI SICUREZZA TEMPRATO TERMICAMENTE SECONDO UNI EN 12150-1:2001 E UNI EN 12150-2:2005
· UNI EN 1288-3:2001 Vetro per edilizia - Determinazione della resistenza a flessione del vetro - Prova con provino supportato in due punti (flessione in quattro punti)
· UNI EN 12600:2004 Vetro per edilizia - Prova del pendolo - Metodo della prova di impatto e classificazione per il vetro piano
Norme di riferimento
· UNI EN 12150-1:2001 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente - Definizione e descrizione
· UNI EN 12150-2:2005 Vetro per edilizia - Vetro di silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente - Parte 2: Valutazione di conformità/Norma di prodotto.
4. I prodotti CASALI rispettano i criteri indicati dalle seguenti norme tecniche:
· UNI EN 947:2000 Porte incernierate o imperniate - Determinazione della resistenza al carico verticale
· UNI EN 948:2000 Porte incernierate o imperniate - Determinazione della resistenza a torsione statica
· UNI EN 949:2000 Finestre e facciate continue, porte e chiusure oscuranti - Determinazione della resistenza delle porte all'urto con corpo molle e pesante
· UNI EN 12046-2:2002 Forze di manovra - Metodo di prova - Porte
· UNI EN 1191:2002 Finestre e porte - Resistenza all'apertura e la chiusura ripetuta - Metodo di prova
· UNI EN 1192:2000 Porte - Classificazione dei requisiti di resistenza meccanica
· UNI EN 1527:2000 Accessori per serramenti - Accessori per porte scorrevoli e porte a libro - Requisiti e metodi di prova
· UNI 10807:1999 Ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati - Determinazione della resistenza meccanica ai carichi dinamici
· NF P01–013:1998 resistenza ai carichi dinamici prova del pendolo secondo norma
· UNI 10807:1999 Ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati - Determinazione della resistenza meccanica ai carichi dinamici
· D.M INFRASTRUTTURE DEL 14/01/2008 CARICO ORIZZONTALE LINEARE
5. Si precisa che utilizzi non conformi ed inappropriati dei prodotti CASALI possono essere pericolosi per le cose e le persone. A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, si indicano come non conformi ed inappropriate le seguenti pratiche:
· Lancio di corpi contundenti sui prodotti;
· Sfregamento continuo sui prodotti:
· Installazione dei prodotti in assenza di accessori CASALI;
· Urti violenti contro i prodotti;
· Esposizioni dei prodotti a temperature eccessivamente elevate;
· Utilizzo di solventi chimici inadatti alla pulizia dei vetri temperati;
· Usi comunque non in linea con le norme e le regole per le quali i prodotti sono stati certificati.
In particolare, il Produttore declina ogni responsabilità da utilizzi non conformi ed inappropriati.
6. L’Utente è tenuto a verificare che l’uso del prodotto acquistato sia completamente compatibile con l’applicazione a cui è destinato e che il prodotto e la rispettiva applicazione rispettino le regole e la legislazione in vigore nel Paese in cui il prodotto stesso è utilizzato.
7. Ogni controversia relativa all’acquisto del prodotto CASALI che dovesse coinvolgere il Produttore dovrà essere celebrata davanti al Tribunale di Forlì, competente in via esclusiva, che dovrà applicare le norme di diritto italiano. Ogni controversia tra Utente e Produttore dovrà essere preceduta dall’attivazione di un procedimento di mediazione da svolgere davanti all’Organismo INMEDIAR (Istituto Nazionale per la Mediazione e l’Arbitrato).
8. Si dichiara che le presenti condizioni sono state formulate nel mese di novembre dell’anno 2014
9. Tolleranze dimensionali per vetri piani e curvi.
Riportiamo qui di seguito le tolleranze dimensionali per i vetri Casali.
Per vetri curvi: curvatura +/- 5mm, rettilineità +/- 3 mm per metro, svergolamento +/- 5 mm.
Per i vetri piani e curvi le tolleranze sulle dimensioni , sagomatura e forature sono di +/- 2mm.
La planarità per vetri piani può presentare la seguente tolleranza +/- 2,5 mm per metro.
10. MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL PRODOTTO E CONSIDERAZIONI :
VETRO:
Da un punto di vista chimico-fisico il vetro è un solido amorfo o liquido ad alta viscosità, che viene prodotto dal rapido raffreddamento di materiale siliceo allo stato fuso.
Eventuali imperfezioni del vetro, come la presenza di punti di stagno, sono da considerarsi intrinseche alla metodologia di produzione e non possono dunque essere oggetto di contestazione.
COLORE INTRINSECO:
“Tutti i materiali utilizzati per le vetrate hanno un colore intrinseco determinato dalle materie prime che li compongono, colore che diventa più evidente con l’aumentare dello spessore della lastra.” (Assovetro)
TEMPERA:
Il vetro temprato viene ottenuto per indurimento tramite trattamento termico (tempera).
Il vetro temprato è circa sei volte più resistente del vetro non temperato, questo perché i difetti superficiali vengono mantenuti "chiusi" dalle tensioni meccaniche compressive, mentre la parte interna rimane più libera da difetti che possono dare inizio alle crepe.
Da un punto di vista ottico la lastra di vetro può presentare delle distorsioni determinate dal processo di tempera rispetto ad un vetro non temperato.
Eventuali imperfezioni del vetro, come seppur minimi segni di tempera, sono da considerarsi intrinseche alla metodologia di produzione del vetro e non possono dunque essere oggetto di contestazione.
Il processo di indurimento termico produce zone diversamente pensionate nella sezione trasversale del vetro. Queste zone tensionate producono un effetto birinfrangente nel vetro, visibile alla luce polarizzata (anisotropia-irridescenza). Quando si guarda il vetro silicato sodo-calcico di sicurezza temprato termicamente alla luce polarizzata, le zone tensionate appaiono come zone colorate, talvolta note come “macchie di leopardo”. Nella normale luce diurna si ha luce polarizzata. L’entità di luce polarizzata dipende dalle condizioni atmosferiche e dall’angolazione del sole. L’effetto birifrangente è più evidente se guardato con forte angolazione oppure attraverso lenti polarizzate.
CURVATURA:
Il vetro curvo è un vetro sottoposto ad un procedimento di riscaldamento graduale ad alte temperature (tra i 500 e i 750 °C circa), fino a diventare abbastanza plastico da aderire (per gravità o costretto in una qualche maniera) ad uno stampo concavo o convesso, disposto orizzontalmente o verticalmente all'interno del forno di curvatura.
In genere l'azione di curvatura della lastra viene coadiuvata da dispositivi meccanici o pneumatici, che agevolano il processo, curvando il vetro a viscosità più alte e tali da non inficiare le caratteristiche originarie della lastra dopo il contatto con lo stampo.
Non è possibile ottenere un vetro curvo senza che il vetro stesso non venga segnato dalla testura, seppur minima, dello stampo, compromettendone la trasparenza e l'uniformità di spessore della lastra. il processo di curvatura si conclude con un raffreddamento istantaneo, al fine di ottenere un vetro curvo temprato.
Eventuali imperfezioni del vetro e segni di tempera e/o dello stampo utilizzato (bruciature/setole) sono da considerarsi intrinseche alla metodologia di produzione del vetro curvo e non possono dunque essere oggetto di contestazione.
INCISIONE:
Il processo di incisione effettuato dalla Casali sui propri vetri è frutto di un procedimento eseguito manualmente dall’operatore e può pertanto presentare lievi variazioni di forma e finitura, anche nella realizzazione del medesimo soggetto, rispetto alle campionature fornite dall’azienda.
Queste lievi differenze caratterizzano il processo artigianale della lavorazione e costituiscono un valore aggiunto che rende unica ogni porta prodotta dalla Casali.
Piccole differenze o disomogeneità di incisione sono da considerarsi intrinseche al processo di lavorazione e non possono essere oggetto di contestazione.
PITTURA:
La pittura dei vetri incisi Casali viene effettuata manualmente utilizzando apposito pennello.
Lievi differenze di tonalità e finitura costituiscono la peculiarità di questa lavorazione artigianale e caratterizzano il prodotto rendendo ogni realizzazione unica, anche prendendo in considerazione diverse fabbricazioni del medesimo soggetto.
Pertanto piccole differenze o disomogeneità nella tonalità e nella realizzazione della pittura sono da considerarsi intrinseche al processo di lavorazione e non possono essere oggetto di contestazione.
LACCATURA:
I vetro colorati Casali sono il frutto di un processo di laccatura a freddo eseguito manualmente e consistente in diverse mani di laccatura intervallate da periodi di asciugatura che risentono delle condizioni di temperatura e di umidità dell’ambiente.
Tale procedimento può portare a lievi scostamenti di tonalità nella realizzazione dei medesimi colori, pertanto lievi variazioni di finitura rispetto alle campionature fornite dall’azienda sono da considerarsi come caratteristica del processo artigianale di colorazione e non possono formare oggetto di contestazione.
ARGENTATURA
Un sottile strato di argento o alluminio viene fissato al vetro (sul lato opposto a quello riflettente) per elettrolisi e ricoperto da una vernice a scopo protettivo. Successivamente si procede alla laccatura del vetro. Eventuali imperfezioni della superficie argentata con dimensioni non superiore a 3 mm sono intrinseche al processo di argentatura e non sono quindi contestabili (esempio: piccole fioriture, graffi o zone di mancata deposizione dell’argento).
VALUTAZIONE DEI DIFETTI AMMISSIBILI:
Riportiamo di seguito le linee guida per la valutazione della ammissibilità di eventuali difetti riscontrabili sul vetro destinato all’uso nell’edilizia.
“L’esame delle vetrate deve essere eseguita da una distanza di almeno 1 metro, osservando solo dall’interno verso l’esterno, in posizione eretta e frontale (ortogonale) rispetto alla superficie vetrata.
L’esame deve avvenire in condizioni di luce naturale diffusa (come, ad esempio, cielo coperto) senza irraggiamento diretto del sole o illuminazione artificiale. Le vetrazioni all’interno dei locali (vetrazioni interne) devono essere esaminate con un’illuminazione diffusa ed in posizione eretta e frontale.”
“Eventuali inclusioni, bolle, punti, macchie di dimensioni ≤0,5mm non sono da considerarsi difetti.
La concentrazione locale di eventuali inclusioni, bolle, punti, macchie, residui puntiformi e residui superficiali, ecc. è ammessa se non provoca disturbo visivo e comunque non superi di 3mm.” (Assovetro)
Nuvolature, depositi di pigmenti, ondulature superficiali, dipendono dalla tecnica di laccatura e sono comunque da valutare con i criteri di cui sopra.
I materiali e, in particolare le colorazioni, sono soggette ad un naturale invecchiamento che dipende anche da condizioni di utilizzo.
Nel vetro temperato, l’ondulazione localizzata viene misurata parallelamente al bordo ad una distanza di 25mm dal bordo stesso, utilizzando un regolo rigido di lunghezza 300mm. Il valore massimo ammissibile è di 0,5mm su una lunghezza di 300mm.
L’incurvamento relativo alla lunghezza complessiva del bordo del vetro non può essere maggiore di 3mm per ogni 1000mm di lunghezza del bordo del vetro.
11. MANUTENZIONE DEI PRODOTTI CASALI
Per la manutenzione dei vetri incisi e/o sabbiati si consiglia di utilizzare solo ed esclusivamente il
relativo kit di pulizia per vetri incisi e sabbiati fornito insieme al prodotto, rispettando le indicazioni contenute nel foglio illustrativo. Le zone pitturate devono essere solo spolverate con l’apposito panno fornito senza l’utilizzo di alcun prodotto.
Per la manutenzione di vetri laccati si consiglia di utilizzare solo ed esclusivamente il relativo kit di pulizia per vetri laccati fornito insieme al prodotto, rispettando le indicazioni contenute nel foglio illustrativo.
Per la pulizia dei vetri trasparenti e acidati si consiglia l’utilizzo di prodotti standard in particolare privi di alcool o solventi.
Prestare molta attenzione ad evitare qualsiasi contatto delle parti sabbiate o incise del vetro con silicone o prodotti simili che posso compromettere irrimediabilmente la superficie e l’aspetto del prodotto.
Nel montaggio di stipiti per ante scorrevoli a scomparsa assicurarsi di non installare gli spazzolini che possono compromettere la sabbiatura del vetro
12. FINITURE ACCESSORI
I materiali degli accessori e le tecniche per le finiture degli stessi possono di diverse tecnologie.
Per definire un colore viene utilizzato un particolare standard. Lo standard che generalmente si utilizza è il CIE nel 1976. Questo è lo spazio di colore L*+a*+b* (noto anche come CIELAB) che è attualmente uno degli spazi di colore più diffusi per la misurazione del colore di un oggetto ed è ampiamente usato in tutti i campi. In questo spazio di colori, L* indica la luminosità mentre a* e b* le coordinate di cromaticità.
In base a queste definizioni non sono contestabili finiture fino a 6 punti di differenza nel parametro CIELAB.
La garanzia sulla finitura decade immediatamente al verificarsi di uno dei seguenti casi:
Utilizzo improprio o non adeguato all’uso specifico;
Mancata osservanza delle istruzioni di montaggio o manutenzione;
Modifiche o riparazioni effettuate in proprio;
Reazioni chimico/fisiche dovute all’utilizzo di oggetti taglienti e/o abrasivi o di prodotti acidi/corrosivi.
La pulizia degli accessori richiede esclusivamente un panno inumidito in acqua se non diversamente indicato.